Lettori fissi

lunedì 29 febbraio 2016

New Holland T7.225.

Ciao a tutti! Eccomi col secondo articolo, oggi tratterò di 2 modellini dalle linee slanciate, curve e sinuose, anch'essi portati a casa da Hannover (se vi siete persi il racconto con la mia esperienza in Germania, cliccate qui).
I due esemplari in questione sono NH T7.225 normale e NH T7.225 versione Blue Power.
Solita scatola Universal Hobbies, versione ufficiale NH, colore blu e gialla coi loghi del Brand lateralmente e sul retro la foto del modello reale sotto cui, oltre al nominativo, troviamo indicato il sito internet dello shop online New Holland.
Anche sulla base, dove è fissato il trattore, è riportato il nome dell'esemplare legato accuratamente e soprattutto avvitato con quelle antipatiche e noiose viti cinesi.
Possiamo apprezzare già al primo colpo d'occhio la linea del cofano, più accattivante, aggressiva coi nuovi adesivi, nuovi specchietti retrovisori più grossi e robusti, nuovo serbatoio diesel ed urea con la scaletta ben riprodotta da UH.
Ponendosi di fronte all'esemplare, torniamo ad ammirare il muso con la griglia argentata nella versione blue notte (Blue Power) con quei 2 occhietti di gatto che anche altri Brand stanno inserendo su cofani dei loro mezzi.
Peccato che col loro costo, UH non li abbia riprodotti col cofano apribile, non abbia aggiornato il sollevatore anteriore, senza dimenticarci del solito sollevatore posteriore modello Siku che penalizza la qualità del modellino.
Molto bello il nuovo tetto col vetro panoramico, che non si può aprire per curiosare in cabina, come pure il vetro posteriore e le portiere.
Dotati entrambi i modelli del sistema satellitare sul tetto, qualcosa in più ha la versione Blue Power: adesivi Blue Power laterali al tetto e argentati sulle scocche del cofano.
Avrebbero potuto migliorare l'interno cabina con qualche decals sul bracciolo, side winder; carini i sedili, quello del pilota ha il logo colorato sullo schienale.
Apprezzo le gomme marchiate Trelleborg TM 800.
Realistici i cerchi in entrambe le versioni.
Ben fatte le estensioni dei parafanghi posteriori, riprodotte correttamente quelle anteriori, tuttavia la rotazione delle ruote è piuttosto dura e si fatica a riprodurre i movimenti per entrambi i modellini.
Nonostante alcune pecche, non potevo privarmi di questi 2 esemplari nel mio parco mezzi.
Alla prossima, ciao!
Michele

lunedì 22 febbraio 2016

Fendt 1050 Vario First Edition (Limited).

Ciao a tutti! Primissima recensione di modellino su questo blog. Fatemi sapere nei commenti se vi piace come è impostata.
Modello: Fendt 1050 Vario.
Scala: 1:32.
Casa costruttrice: Wiking.




Scatola: nera senza immagini, con scritta dorata "Fendt 1000 Vario German Meisterwerk".



All'interno della scatola di questo capolavoro tedesco appare, per chi ne possiede uno, il certificato con ripetuto il numero dell'esemplare e firmato dal Vicepresidente Fendt, Peter-Josef Paffen.


Il 1050 è racchiuso dal solito polistirolo protettivo ed ha plastiche trasparenti sul cofano e sui parafanghi posteriori.
Sempre all'interno della scatola troviamo anche la chiave per smontare le ruote, novità Wiking 2015.

Osservo il mio gioiello dall'alto, sembra tutto ok.


Ispeziono adesivi ed il logo sul cofano, lo stato degli specchietti retrovisori e dei lampeggianti pieghevoli. La tabella di ingombro sul parafango destro è leggermente storta, pazienza!


Avrebbero potuto personalizzare le gomme ed includere le zavorre per i cerchi posteriori. A questa pecca, ha ovviato Trattormania offrendo zavorre da applicare.

Trovo bello il nuovo pacco zavorre per il sollevatore anteriore.


Rivista anche la chiusura dei bracci di quest'ultimo, aggiornati come il colore del telaio; i lampeggianti si possono piegare indietro per diminuire il rischio di rottura quando riponiamo il trattore o quando lo maneggiamo.
Discreto il solito corpo del sollevatore posteriore, peccato che il terzo punto non sia allungabile.

Avrebbero potuto verniciare gli innesti degli attacchi idraulici come pure investire nel dettagliare meglio tutte le luci.
Alzo il cofano e guardando il vano motore immagino il MAN 12000 cc che eroga i 500 cv. Ricordo il modello reale visto ed apprezzato all'Agritechnica di Hannover, su cui sono potuto salire dopo una breve coda.

La scaletta lato destro della cabina è richiudibile su se stessa ed è presente una miniatura della classica scatola portaoggetti/portautensili. Dall'altro lato del vetro c'è un frigo.




L'assale anteriore prova a riprodurre fedelmente quello reale (sospeso).


La porta sinistra, apribile, a differenza della porta destra (come nella realtà), ci permette di osservare gli interni, dettagliati bene a cominciare dal bracciolo dei comandi Variotronic.




E'costato tanto, ho fatto tanta strada, ma sono contento perché rappresenta un traguardo nell'evoluzione dei trattori agricoli, prima con Claas Axion serie 900 arrivata ai 400 cv, ed in futuro anche la soglia dei 500 cv dovrebbe essere superata da un Brand AGCO. 
 
Spero che presto Wiking proponga qualche attrezzo degno di questo modello per poter sfruttarne la potenza, anche se solo miniaturizzata.


Alla prossima, ciao!
Michele